«C’era una volta…
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.»
(Carlo Collodi, incipit de “Le avventure di Pinocchio”)
Penso che tutti, a partire dai più piccoli, abbiano capito di chi stiamo parlando: Pinocchio!
È un’icona universale! Il libro conta 260 traduzioni in diverse lingue, centinaia di edizioni, trasportazioni teatrali, cinematografiche e animate (come quella della Disney). Insomma, senza dubbi è un capolavoro mondiale!
Chiunque conosce le avventure del più famoso burattino di tutti i tempi, ma non tutti sanno che Carlo Collodi (alias Carlo Lorenzini) era fiorentino e che l’intera storia è ambientata in Toscana.
Alcune fonti ambienterebbero la storia nella zona nord di Firenze, una delle motivazioni di questa supposizione è la “Villa Il Bel Riposo” nella quale Collodi soggiornò, ospite del fratello, durante la seconda metà dell’Ottocento. Qui scrisse “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” trovando molte ispirazioni nelle zone limitrofe per le ambientazioni ed alcuni personaggi. Uno degli aneddoti più teneri, è quello di Giovannina (figlia del giardiniere della villa) che passava molto tempo con lo scrittore, il quale le raccontava sempre delle novelle, tra cui chiaramente quella di un bambino di legno. Questa bambina era bionda con gli occhi azzurri, inutile dire che su carta si trasformò in una fata dai capelli turchini.
La parte della favola in cui Pinocchio viene impiccato alla Grande Quercia dal Gatto e la Volpe travestiti da briganti, è ambientata in provincia di Lucca. L’albero secolare, ancora esistente e visitabile, descritto è la “Quercia delle streghe”.
Cito per ultimo, ma non per importanza, il luogo dei nonni materni e dell’infanzia dello scrittore: Collodi. Il cui nome lo ispirò per il suo pseudonimo che lo rese famoso in tutto il mondo!
In questo paesino medioevale arroccato sulla collina, troviamo due attrattive da non perdere gestite dalla “Fondazione nazionale Carlo Collodi”: il Parco di Pinocchio e lo Storico Giardino Garzoni di Villa Garzoni. Quest’ultimo è uno tra i più belli giardini in stile barocco meglio conservati in Europa. Invece, il parco tematico è concepito per l’educazione dell’infanzia, non è un consueto parco divertimenti, ma è un luogo dove poter rivivere la fiaba facendo un percorso scandito dall’insieme di natura e arte!
Andare alla scoperta del burattino tra vicoli, ville e campagne toscane è sicuramente un’avventura assicurata per grandi e piccini, proprio come avvenne a Pinocchio. Lui, insieme a Collodi, qui in Toscana ha trovato la fortuna, così come Geppetto aveva predetto:
«Che nome gli metterò?
– disse tra sé e sé. –
Lo voglio chiamar Pinocchio.
Questo nome gli porterà fortuna.»
(Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, cap. III.)
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